Conciliatore BancarioFinanziario

FAQ - Domande e risposte sulla mediazione

1. Che cosa è la mediazione?

È un modo per risolvere una controversia affidando ad un professionista indipendente (il mediatore) il compito di aiutare le parti a trovare un accordo. Per fare ciò il mediatore cerca di far emergere gli interessi che le parti hanno per trovare una soluzione alla controversia che sia quanto più possibile condivisa, facendo ricorso anche a soluzioni creative. Il mediatore è un esperto, ma non è un giudice, ossia non è chiamato a dare ragione o torto ad una parte o all'altra. Gli obiettivi della mediazione sono il miglioramento del rapporto contrattuale tra le parti e lo sviluppo della collaborazione tra di esse.

2. Come funziona?

Una o congiuntamente entrambe le parti, presentano una domanda di mediazione al Conciliatore BancarioFinanziario, utilizzando il modello presente sul nostro sito internet. Il Conciliatore BancarioFinanziario organizza al più presto il primo incontro di mediazione tra le parti che può svolgersi su tutto il territorio nazionale, con l'intervento di un proprio mediatore. La mediazione si deve concludere entro tre mesi dalla data in cui la domanda di mediazione è pervenuta al Conciliatore BancarioFinanziario. L'accordo raggiunto ha un valore vincolante per le parti. Se l'accordo non viene raggiunto è sempre possibile chiedere l'intervento di un arbitro oppure ricorrere al giudice. Qualora la parte convocata non accetti di partecipare alla mediazione, il procedimento si conclude con la sottoscrizione da parte del mediatore e della parte che ha presentato la domanda del verbale di mancata partecipazione.

3. E' possibile partecipare all'incontro di mediazione stando a casa?

Sì, attraverso la videoconferenza. Il Conciliatore BancarioFinanziario, infatti, ha realizzato un proprio ed esclusivo sistema di videoconferenza attivabile da qualunque persona autorizzata, che consente - in modo molto semplice - di svolgere nella massima sicurezza e riservatezza gli incontri di mediazione a distanza, senza alcun costo aggiuntivo per le parti. E' sufficiente avere un collegamento internet a banda larga, un computer, webcam, altoparlante e microfono.

4. Chi è il mediatore?

Il mediatore è un professionista indipendente, cui viene affidato il compito di far trovare alle parti di una controversia un punto di incontro tra le loro ragioni. Il suo obiettivo è quello di aiutare le parti ad individuare un accordo, evitando così di dover ricorrere al Giudice.

5. Perchè ci si dovrebbe rivolgere al Conciliatore BancarioFinanziario invece che ad altri?

Perchè per le materie bancarie e finanziarie è particolarmente opportuno rivolgersi ad un organismo di mediazione specializzato. Il Conciliatore BancarioFinanziario, infatti, si avvale di una organizzazione e di mediatori specializzati che sono in grado di comprendere pienamente anche le più complesse operazioni finanziarie.

6. Perché rivolgersi ad un mediatore che non ha poteri decisionali in merito alla controversia?

Il mediatore ha il compito di facilitare la trattativa tra le parti in modo che trovino una soluzione alla lite senza imposizioni esterne, quali possono essere le decisioni del giudice o dell’arbitro. Ascoltando le parti e dialogando con loro, sia congiuntamente che separatamente (in privato) , il mediatore fa emergere gli aspetti veramente importanti della vicenda, che sovente trascendono le posizioni giuridiche espresse. Questi aspetti possono includere particolari istanze o bisogni che possono favorire il raggiungimento di soluzioni basate sui reali interessi delle singole parti. Qualora le parti tentassero una negoziazione diretta, senza l’intervento del mediatore, potrebbero non raggiungere alcun accordo o raggiungerne uno non ottimale, poiché difficilmente rivelerebbero all’altra parte le loro effettive posizioni, cosa che invece possono fare col mediatore che è tenuto - per legge - alla massima riservatezza.

7. Perché si parla di riservatezza della procedura di mediazione?

Nessuna informazione riguardante la procedura di mediazione verrà mai resa pubblica. E’ la legge stessa (D.lgs. 28/2010) che garantisce l'assoluto rispetto della privacy e la protezione delle dichiarazioni scambiate e delle informazioni emerse. Sia le parti sia il mediatore sono tenuti a non rivelare alcuna informazione ottenuta nel corso della procedura. Allo stesso modo, il mediatore non potrà svelare ad una parte le informazioni ottenute confidenzialmente dall'altra parte durante gli incontri separati, a meno che non sia stato espressamente autorizzato. La finalità della procedura è quella di consentire alle parti di fornire al mediatore ogni dato utile per le ricerca dell’accordo, con la garanzia che questi dati non saranno mai rivelati alla controparte. Inoltre le dichiarazioni rese e le informazioni acquisite nel corso del procedimento di mediazione non saranno utilizzabili in sede processuale (salvo esplicito consenso delle parti). Il mediatore ha l'obbligo di sottoscrivere (per ciascun caso per il quale è designato) una dichiarazione di imparzialità ed è tenuto al segreto professionale.

8. Che differenze ci sono con l'arbitrato?

La mediazione è la procedura per far raggiungere alle parti stesse un accordo. L'arbitrato è invece un giudizio emesso da un privato (esperto nella materia, ma che non è un giudice ordinario), al quale le parti decidono di rivolgersi per risolvere una questione. Nella mediazione non c'è una sentenza; nell'arbitrato, invece, viene emessa una decisione che stabilirà chi ha ragione e chi ha torto.

9. Il verbale di accordo può diventare titolo esecutivo?

Sì, la disciplina ha previsto che, l'accordo sottoscritto dalle parti e dagli avvocati costituisce titolo esecutivo. In tutti gli altri casi l'accordo allegato al verbale è omologato su istanza di parte con decreto del Presidente del Tribunale, e costituisce titolo esecutivo; ciò significa che in caso di mancato rispetto dell'accordo si può chiedere che sia data immediata esecuzione a quanto risulta dal verbale di conciliazione.

10. Si può chiedere la mediazione per qualunque questione, qualunque sia il valore contestato, la natura dell'operazione oppure il danno?

Sì, a patto che si tratti di diritti disponibili (e quindi certamente no per i diritti della personalità quale, ad esempio, il nome ).

11. Per quali controversie il Conciliatore BancarioFinanziario può mettere a disposizione la procedura di mediazione?

Per tutte le controversie in materia bancaria, finanziaria e societaria.

12. Siete operativi su tutto il territorio nazionale?

Siamo presenti con i nostri Mediatori in quasi tutte le Regioni d'Italia. E' sempre comunque possibile effettuare gli incontri di mediazione a distanza, attraverso il sistema di videoconferenza

13. A chi deve rivolgersi un cliente o una banca per chiedere l'intervento del Conciliatore BancarioFinanziario?

Basta scrivere a: Conciliatore BancarioFinanziario, via delle Botteghe Oscure, 54 - 00186 Roma. Per informazioni, numero telefono 06/674821 fax: 06/67482250, per inviare un'e-mail clicchi qui. Per avviare una mediazione clicchi qui.

14. In caso di mancato accordo è comunque sempre possibile rivolgersi al Giudice o ad un arbitro?

Sì, se al termine della mediazione non si è raggiunto un accordo, si può chiedere l'intervento di un arbitro oppure andare dal Giudice.Il Conciliatore BancarioFinanziario mette a disposizione la propria Camera Arbitrale